Quando l’integrazione crea lavoro

500 mila imprese nate e gestite da persone immigrate, con un’altra nazionalità d’origi. Dai cosmetici alle torte, fino agli asili solidali, ecco le storie dei premiati.
MoneyGram (purtroppo una banca estera e non italiana) da cinque anni, ha istituito un premio destinato all’imprenditoria immigrata per riconoscerne e farne conoscere il fondamentale valore. Quest’anno èMarcin Saracen, polacco, nato nel 1979 e cresciuto a Breslavia (Polonia), il vincitore assoluto. Decide di trasferirsi in Italia nel 2005 e un anno dopo è fondatore e amministratore della FM Group Italia Srl,azienda che si occupa di commercio di cosmetici e profumi polacchi e oggi conta circa 90 dipendenti, 170 distributori e ha prodotto nel 2012 un fatturato di 26milioni di euro.
Si premia il coraggio, la determinazione, la capacità di visione e adattamento, la voglia di esserci. «Riconoscere il valore dell’imprenditoria legata ai migranti», sostiene il ministro per l’Integrazione Cècile Kyenge, «è un modo per aprirci al mondo e alla capacità di lungimirante visione sul futuro che la mescolanza e il confronti di idee possono portare, diventando un valido motore per la crescita del Paese. Siamo davanti ad un dato organico, che attraversa tutte le dimensioni del vivere quotidiano: consumi, istruzione, welfare, prestazioni sociali, nuova imprenditoria».
Tra i premiati anche due giovani donne, Liliam Altuntas, cake designer brasiliana nata nel 1978 e arrivata a 15 anni in Germania grazie ad una casa di protezione per minori, per poi arrivare in Italia nel 2004: «Sono cresciuta per strada, senza niente da mangiare, andavo sempre alle sei del mattino insieme alle altre ragazze di strada davanti ad una pasticceria di una signora che ci dava i dolci, ogni volta che passavo da lei mi ripetevo che un giorno anche io avrei avuto una pasticceria come la sua, che sarebbe stata piena di dolci e cioccolate colorate. Come in una fiaba a lieto fine il sogno di Liliam diventa realtà, quasi per caso. Ho iniziato prima a preparare dolci per le ragazze che vivevano con me in Germania, poi un giorno ho incontrato un ragazzo brasiliano sul bus che cercava disperatamente qualcuno che gli cucinasse brasiliano, così mi sono offerta io e da quel giorno ho iniziato ad essere chiamata anche da tutte le sua amiche, trans brasiliani che difficilmente escono di casa, cucinavo per loro, preparavo dolci per le loro feste e senza nemmeno accorgermene sono diventata Liliam Buffet».
Oggi a Torino Liliam Buffet è una società specializzata nella produzione di torte artigianali con decorazioni di pasta da zucchero e all’avanguardia nell’organizzazione di ricevimenti e cerimonie, oltre ad essere una felicissima mamma di cinque figli, Liliam è una delle principali cake designer del Piemonte e tra i suoi clienti annovera anche noti calciatori e fashion designer.
(di Alessia Arcolaci da vanityfair.it http://goo.gl/oAwsbI)